Di Emanuele La Fonte
Il capo di imputazione di Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli che sono sospettati di avere ucciso lo scorso 5 settembre a Colleferro il 21enne Willy Monteiro passa da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. Resta invariata l’aggravante per futili motivi.
La decisione è stata presa dopo il risultato dell’autopsia, che secondo quanto riportato dal La Stampa ha fatto emergere «colpi assestati e non casuali».
Con il termine “omicidio preterintenzionale” si indica un reato che si verifica quando la morte della persona che è stata aggredita aggredita avviene come conseguenza delle percosse. In tal caso si esclude la volontà di uccidere. Diverso il discorso nel caso in cui l’aggressore picchi selvaggiamente la vittima con l’intento di provocarne la morte, o comunque senza badare alle conseguenze del pestaggio.
I fratelli Bianchi erano peraltro noti alle forze dell’ordine per precedenti risse e azioni violente: come mai agivano ancora totalmente indisturbati? La domanda è lecita da porsi. Così com’è lecito chiedersi: per quale motivo, in presenza del divieto a livello nazionale di creare assembramenti, la piazza di Colleferro è apparsa immune da questo genere di regola?
Le indagini proseguono per individuare tutte le persone che presero parte alla rissa.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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