Di Aimee Huff e Michelle Barnhart
Negli ultimi mesi in Usa è stato registrato un record di acquisti di armi da parte di privati. Tra la pandemia COVID-19 e le proteste per la giustizia razziale, l’associazione di categoria dell’industria delle armi, la National Shooting Sports Foundation, stima che le vendite di armi da marzo a luglio siano state di 8,5 milioni. Questo è il 94% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
I consulenti del settore delle armi da fuoco stimano che le sole vendite di luglio siano state di 2,0 milioni di unità, con un aumento del 136% rispetto a luglio 2019. Queste stime si basano sul numero di controlli delle precedenti indagini condotte dal National Instant Criminal Background Check System. L’FBI ha riferito che otto delle settimane in questo periodo sono tra le prime 10 settimane più alte da quando l’agenzia ha iniziato a raccogliere dati nel 1998.
Le vendite di armi in genere hanno cicli stagionali, con più armi vendute nei mesi invernali e aumento negli anni delle elezioni presidenziali e dopo sparatorie di massa di alto profilo. Tuttavia, la pandemia del 2020 ha stimolato un’impennata record della domanda di armi da fuoco.
Le vendite di armi sono aumentate per la prima volta a marzo, quando sono iniziate le restrizioni per la pandemia. Le cifre sono aumentate di nuovo a giugno in seguito alle proteste a livello nazionale per l’uccisione di George Floyd.
La nostra ricerca esamina la cultura americana delle armi e offre approfondimenti sulla complessa relazione tra americani e armi. Crediamo che ci siano tre ragioni generali per cui le persone acquistano armi da fuoco ora.
Indipendenza e sicurezza
Uno studio che abbiamo presentato nel 2019 mostra che gli americani ritengono che l’acquisto di un’arma sia un modo per affermare e mantenere l’indipendenza. L’indipendenza è minacciata durante la pandemia, quando una preoccupazione per la salute pubblica può limitare alcune libertà individuali, inclusa la libertà di viaggiare, gestire alcune attività commerciali, riunirsi in grandi gruppi o visitare gli anziani
Il possesso di armi può essere motivato dalla convinzione che possedere armi aiuti a garantire la libertà di fare e vivere come si sceglie, in particolare per le persone interessate alla protezione e alla difesa.
La National Shooting Sports Foundation stima che il 40% dei recenti acquirenti di armi lo faccia per la prima volta, in parte spinto dal bisogno percepito per proteggersi in un periodo di incertezza e disordini civili, così come dal dubbio che chiamando la polizia la stessa possa difenderli
Questa idea è supportata da dati che mostrano che oltre il 99% delle vendite recenti sono pistole, che sono tipicamente utilizzate per l’autodifesa, e da ricerche che dimostrano che l’acquisto di un’arma per autodifesa può essere motivato dalla sensazione che il mondo sia generalmente pericoloso.
I proprietari di armi trovano anche conforto e sicurezza nella routine. Ciò significa che i proprietari di armi esistenti possono acquistare pistole aggiuntive nel tentativo di mantenere un senso di normalità.
Segnali e stimoli del mercato
Un altro motivo riguarda le condizioni di mercato. I governatori hanno scelto di includere i rivenditori di armi nelle “attività essenziali”, consentendo loro di rimanere aperti durante molte chiusure in tutto lo stato a marzo e aprile.
Ciò ha rafforzato la legittimità delle armi e dei rivenditori delle stesse, rafforzando la percezione degli acquisti di armi come appropriati e necessari
Nel frattempo, i rivenditori di armi si sono impegnati as avere in magazzino sufficienti armi da fuoco, munizioni e accessori. Quando i consumatori affrontano la scarsità, possono provare un senso di urgenza per l’acquisto e possono essere disposti a viaggiare più lontano, pagare di più o acquistare un articolo diverso da quello che avevano inizialmente cercato.
Connessione sociale e ricreazione
Infine, le armi possono fornire una base tangibile per la connessione sociale. Il legame sociale attraverso il consumo è un fenomeno consolidato nelle ricerche sui consumatori. I rivenditori facilitano questo compito fungendo da hub sociale e fornendo competenze su prodotti specifici. Visitare un rivenditore di armi da fuoco e acquistare un’arma può anche consentire ai consumatori di sentirsi socialmente collegati ad altri che la pensano allo stesso modo.
Secondo la nostra ricerca, andare ai poligoni di tiro e cacciare sono attività a basso rischio in termini di tiri accidentali. Si ipotizza che è così poiché queste attività possono essere svolte all’aperto, mentre indossare maschere e con la distanza tra le persone, può anche comportare un minor rischio di trasmissione di COVID-19.
Gli americani che non si sono uniti alla frenesia degli acquisti possono mettere in dubbio l’uso di armi contro un virus o contro chi manifesta anche se sono in città lontane. In un periodo di crisi, i cittadini vogliono sentirsi connessi, sicuri e indipendenti. Per alcuni americani, l’acquisto di armi può aiutarli a farlo.
**Foto di Alex Andrews
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