Come ne “I promessi sposi”…

promessi sposi

Di Sergio Ragaini

Credo che molti di voi conoscano il capolavoro manzoniano “I Promessi Sposi”. Nell’opera era descritta molto bene la situazione di allora, dove signorotti locali spadroneggiavano, emettendo ordinanze, che venivano “gridate” dai Bravi, i loro adepti. Per questo venivano chiamate “Grida”. Oggi la situazione è simile: le ordinanze non vengono più “gridate”, e si trovano anche online. Tuttavia poco cambia: sono comunque qualcosa di deciso “ad libitum”, senza nessuna motivazione tangibile. E i “Bravi di Don Rodrigo”, impersonati dalle Forze dell’Ordine, le fanno eseguire. Tuttavia, ricordiamo che la caratteristica di una Democrazia risiede proprio nell’avere una Costituzione a cui appellarsi. Di conseguenza, è insito nella  Democrazia stessa dichiarare illegittime ordinanze e Decreti che violano la Costituzione. Altrimenti sarebbe Dittatura.

Credo che molti di voi ricordino, anche per loro studi scolastici, il noto capolavoro manzoniano “I Promessi Sposi”. Per me è sempre bello rievocarlo, e fare come dice il Manzoni nel suo inizio, affermando che “la storia è una guerra illustre contro il tempo”.

Infatti, nel romanzo, l’autore finge di avere ritrovato il tutto (il problema se sia vero o no non è così importante!) in un manoscritto del 1600, quindi un secolo prima del momento in cui stava scrivendo il suo romanzo storico.

La “Storia” viene riportata in vita, e trasporta tutto in quella “dimensione assoluta” dove non esiste né spazio né tempo, ma tutto semplicemente è, e dove, per dirla con le parole del Maestro Zen Vietnamita Thich Nhat Hanh, “Non si viene e non si va, non c’è né prima né poi”.

Tuttavia, la Storia si ripete, e torna a cicli, come ad ondate. Lo stesso Gian Battista Vico parlava di “corsi e ricorsi storici”.

Osho, Maestro Spirituale contemporaneo, molto discusso ma, secondo me, di grande validità, soprattutto per la sua capacità di innovazione spirituale, e per avere portato l’Oriente in Occidente, senza stravolgerne il senso e il significato, diceva che, se potessimo ricordare le nostre vite passate, scopriremmo che abbiamo fatto sempre le stesse cose. Senza imparare nulla.

E quello che vale per il singolo vale anche per il gruppo. D’accordo, John Nash, a cui è stato dedicato il bel film “A Beautiful Mind”, pur non del tutto veritiero sulla sua vita (tuttavia, come visto, la tecnica del “Romanzo Storico” è bella da ritrovare), affermava giustamente che un Gruppo non è solo un insieme di persone. Ne parlavo nel mio primo articolo per questo giornale, ancora diversi mesi fa:tuttavia, stavolta per dirla alla Jung, esiste quella cosa che si chiama “Inconscio Collettivo” che contiene informazioni generalizzate, che, quindi, contiene qualcosa che riguarda la collettività.

Ed è proprio su questo che è il caso di parlare: la storia si ripete come ad ondate, sempre uguale. E anche se siamo in una società, almeno sulla carta, più evoluta (non del tutto però, La poesia “Uomo del mio tempo”, scritta da Salvatore Quasimodo nel 1935, è quanto mai attuale a distanza di 85 anni!), la situazione non è mai stata simile a quella manzoniana. E non solo. Una situazione in cui si sono solo sostituiti gli addendi. È come se, in un’operazione, in cui vi è uno schema logico, cambiassero le strutture che entrano nella formula, siano esse numeri, funzioni, operatori o altro ancora: nulla cambierebbe.

Ecco: la formula è ancora lì, pronta a colpire, e ad intervenire con forza: non importa se tutto è solo in embrione, ma è lì.

E così, quello che allora era Don Rodrigo, oggi è Giuseppe Conte. Non solo lui, comunque: a differenza del signorotto locale, che al limite era coadiuvato dal Conte Attilio, suo cugino, oggi ci sono diverse persone che agiscono. Persone che, comunque, proprio in virtù dello Stato di Emergenza, che si sono “auto prorogati”, compiendo quello che, anche a detta di illustri esponenti del mondo della Legge, è “un atto eversivo”, agiscono in maniera del tutto libera, incuranti della legalità costituzionale.

Infatti, come più volte fatto notare, quello che stanno facendo viola completamente qualsiasi base del Diritto Costituzionale. Eppure lo fanno.

Lo fanno in base ad un’Emergenza che non ha nessuna ragion d’essere, come anche il Giudice di pace Emilio Manganiello ha dimostrato con la sua storica sentenza (potete leggere il mio articolo in merito a questo indirizzo). Ma lo fanno, incuranti di tutto: persino degli Avvisi di Garanzia che, se tramutati in procedimenti, li potrebbero condannare addirittura all’ergastolo. Eppure lo fanno.

E lo fanno in maniera molto vicino a quello che il Manzoni affermava. Utilizzando quello che si chiama “Stato di Eccezione”, che sostituisce, nelle emergenze, quello che si definisce lo “Stato di Diritto”.

Ne avevo già parlato in un mio articolo: lo “Stato di Eccezione” può essere proclamato in base al Codice della Protezione Civile, quindi solo per emergenze di tipo “fisico”, che quindi riguardano il territorio, come le emergenze naturali. E comunque non invadere i principi basilari del Diritto.

In effetti, tutte le emergenze sanitarie che in Italia si sono presentate, sono state affrontate senza poteri speciali.

In questo caso, però, si sta interpretando la parola “Stato di Eccezione” in maniera del tutto arbitraria: valer a dire, nel senso di “fare ciò che si vuole”.

Ed è proprio quello che sta facendo questo Governo: utilizza queste semplici parole, “Stato di Eccezione”, per compiere qualsiasi tipo di arbitrio.

E così, al mattino un ministro si sveglia e decide di imporre l’uso della mascherina a tutti. Anche all’aperto. Ma solo “dalle 18 alle 6”. E questo senza nessuna competenza medica, visto che è laureato in scienze Politiche, e nel suo curriculum non emerge nemmeno una vaga passione per la Medicina (a differenza mia, ad esempio, che, pur essendo matematico, forse perché ho avuto uno zio medico in famiglia, ho sempre nutrito per la Medicina una grandissima passione, e mi sono anche occupato di benessere ad ampio respiro, scrivendo diversi articolo sull’argomento), ha deciso tutto questo. Andando ancora molto, molto oltre: vale a dire, decidendo la chiusura di tutte le discoteche, e delle sale da ballo. O, meglio, si potranno tenere aperte, ma senza ballo. È come dire che un’azienda che produce olio può tenere aperto, ma senza che vengano piantate olive! Se questo ha senso…

E tutto questo avviene, o meglio è avvenuto, con una semplice Ordinanza Ministeriale, vale a dire senza passare non già dal Parlamento, ma nemmeno dal Consiglio dei Ministri.

D’altra parte, ci siamo già abituati a questo con i DPCM di Conte. I Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (appunto DPCM), come ricordato anche in altri articoli, sono “atti di una persona sola”. E la desecretazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico dimostra che la decisione del Lockdown, con il decreto “Io resto a Casa” (appunto un DPCM), che, con successive proroghe, è rimasto in vigore dall’11 marzo al 3 maggio 2020 compresi (quindi, un totale di 54 giorni) è stata solo sua. Potete leggere le mie considerazioni nel mio articolo.

Insomma: a differenza che ne “I Promessi Sposi”, qui abbiamo tanti Don Rodrigo, cappeggiati da uno, che però agiscono a seconda di idee che frullano loro in testa. Ognuno di questi Don Rodrigo si alza al mattino e decide qualcosa: e questo subito, quasi per magia, prende forma. Senza che nessun altro ne fornisca il consenso.

A questi Don Rodrigo centrali si aggiungono tanti Don Rodrigo locali: infatti, ogni amministratore locale può fare lo stesso, sino al sindaco del più piccolo Comune Italiano: “in via solo precauzionale” un amministratore locale potrebbe, ad esempio, imporre di indossare la mascherina all’aperto (e questo è già successo, ad esempio, a Marino (Roma) e a Volterra (Firenze)), magari con 30 e passa gradi di temperatura, oppure potrebbero decidere di chiudere strade o piazze.

L’Ordinanza di Speranza quasi incita anche a questo: in caso di problemi, invita a chiudere anche piazze o simili.

Insomma: tutto appare in perfetta “veste manzoniana”.

Tuttavia, se ci sono tanti “don Rodrigo”, ci sono anche i Bravi. Che stavolta non “gridano” le Ordinanze: queste sono già disponibili ovunque, anche online. Semplicemente, le fanno eseguire. A suon di sanzioni.

Nel Comune di Foggia, ad esempio, le Forze dell’Ordine si “vantano” di avere elevato nei giorni di Ferragosto, 37 sanzioni per mancato utilizzo di mascherine.

Mai come ora il termine di “Bravi di Don Rodrigo” si addice alle Forze dell’Ordine: infatti, di sicuro, hanno perso il loro ruolo di persone al servizio del Popolo, e di persone che hanno giurato fedeltà alla Costituzione Italiana: ora stanno servendo individui che di democratico non hanno più niente, e che vivono di “deliri di onnipotenza” velati da emergenza sanitaria.

Tuttavia, come ho ricordato in due articoli, che potrete trovare, rispettivamente, a questo e a  questo indirizzo, la Costituzione e i Diritti Costituzionali rappresentano la base e il fondamento di qualsiasi legge o decreto. Soprattutto nel caso di DPCM e Ordinanze che sono, tecnicamente, “fonti secondarie del Diritto” e, di conseguenza, non potranno mai agire “in deroga alla Costituzione”, sostituendosi ad essa. Di questo avevo anche parlato, mesi fa, in un mio articolo, in cui cercavo di dimostrare che i DPCM di Conte violano la Costituzione Italiana.

Quindi, se un DPCM o un’ordinanza viola i Diritti Costituzionali, è illegittima. Chi eleva una sanzione per questa potrebbe addirittura essere denunciato: infatti, è tenuto a seguire la Costituzione, sulla quale ha giurato fedeltà, e che quindi si deve impegnare a rispettare. Chi quindi dovesse dare a qualcuno un ordine di sanzionare per un’Ordinanza o un DPCM che viola la Costituzione farebbe qualcosa di illegittimo, e potrebbe doverne pagare le conseguenze, soprattutto se la cosa è reiterata. Come diceva il magistrato Angelo Giorgianni, un ordine illegittimo può essere disapplicato. Io aggiungo, può non essere dato. Infatti, se il singolo Pubblico Ufficiale magari non può fare altro che obbedire, chi dà l’ordine di sanzionare per dei DPCM o delle Ordinanze che violano, oltre alla Costituzione, anche Convenzioni Internazionali sottoscritte dall’Italia, si assume una notevole responsabilità.

Per questo fatto, nel citato articolo avevo indicato di far sottoscrivere a chi vuole sanzionare per il mancato uso della mascherina una dichiarazione, dove il pubblico ufficiale afferma che è a conoscenza dell’illegittimità di quello che sta facendo, e se ne assume la piena responsabilità.

Se non sottoscrive, sappiamo che è comunque stato messo a conoscenza della cosa. E che difficilmente eleverà la sanzione. Che, come ricordavo, in quel caso non si firmerà, e si dichiarerà comunque che è illegittima, e che chi la eleva è stata messa a conoscenza di questo.

Come ricordava il Giudice di Pace Emilio Manganiello, la differenza tra Democrazia e Dittatura è proprio nell’avere una Costituzione a cui appellarsi. L’Italia ce l’ha: facciamola valere: sempre e comunque. Rifiutare ciò che la viola in maniera palese non è, secondo me, solo corretto, ma doveroso. Così come lo è tutelare la propria salute: per noi stessi e per la collettività.

Altrimenti, se permettiamo che Ordinanze o DPCM illegittimi prendano il posto della Costituzione, stiamo accettando la Dittatura. E “I Promessi Sposi” sarebbero davvero serviti, nel modo peggiore possibile!

Riferimenti:

Corsi e ricorsi storici nell’epidemia da COVID-19:

Ancora sullo stesso tema è l’articolo all’indirizzo:

Sui Corsi e Ricorsi Storici in generale si può leggere all’indirizzo:
https://library.weschool.com/lezione/giambattista-vico-scienza-nuova-tre-eta-storia-corsi-ricorsi-riassunti-filosofia-12127.html

Se non avete “I Promessi Sposi” a casa, potete scaricare il romanzo, in formato Pdf all’indirizzo:

https://www.booksandbooks.it/download-ebook-gratis/i-promessi-sposi-manzoni.pdf

Riguardo a Osho, sulla reincarnazione potete andare all’indirizzo:
http://www.renudo.it/osho-la-teoria-della-reincarnazione/

o anche all’indirizzo:

https://www.oshoba.it/index.php?id=articoli_view_x&xna=11

o agli indirizzi:

https://www.tarocchionline.net/reserved/karma_reincarnazione2.htm

La citata poesia “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo si può trovare, con un commento, all’indirizzo: http://www.italialibri.net/opere/uomodelmiotempo.html

Sullo “Stato di Eccezione” potete leggere il testo di Giorgio Agamben all’indirizzo:
https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-stato-di-eccezione-e-stato-di-emergenza

Sulla Teoria dell’Equilibrio di Nash potete andare all’indirizzo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Equilibrio_di_Nash

Sull’inconscio collettivo potete andare all’indirizzo:
http://www.psicoterapiajunghiana.com/inconscio-collettivo-archetipi-jung/

oppure all’indirizzo:

https://www.crescita-personale.it/articoli/crescita-personale/psicologia/inconscio-collettivo.html

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