Parigi: mascherine obbligatorie nei luoghi turistici

parigi

Le mascherine protettive sono diventate obbligatorie nei punti di interesse turistico a Parigi lunedì, poiché le autorità francesi hanno imposto nuove misure per frenare l’aumento delle infezioni da coronavirus.

L’ordine copre aree all’aperto affollate nella capitale francese, comprese le rive della Senna e l’iconica zona di Montmartre nell’estremo nord di Parigi , anche se altri rinomati punti di interesse turistico come la Torre Eiffel , l’ Arco di Trionfo e gli Champs-Élyseés non lo erano elencati. Chiunque di 11 anni rischia una multa di € 135 ($ 159) se sorpreso senza una maschera dove è richiesta.

La richiesta è arrivata mentre la Francia, insieme a gran parte dell’Europa occidentale, soffre di un’ondata di caldo, con temperature che superano i 35 gradi Celsius (95 F).

La Francia è uno dei tanti paesi europei ad aver visto un picco di nuove infezioni da Covid-19 nelle ultime settimane, facendo temere una seconda ondata. Venerdì scorso ha riportato 2.288 nuove infezioni, un nuovo massimo post-blocco, con la media mobile di sette giorni a 1.486, un livello mai visto dalla fine di aprile.

Le persone sono state obbligate a indossare maschere per il viso in tutti gli spazi pubblici chiusi in Francia dal 21 luglio.

Segnato aumento

L’ultimo aumento dei casi di Covid-19 è stato più marcato a Parigi, ma alcune altre città tra cui Nizza, Tolosa, Biarritz, Marsiglia e Lille hanno già ordinato alle persone di indossare maschere in aree all’aperto affollate. Diverse città costiere apprezzate dai turisti – tra cui Le Touquet nella regione di Calais, Saint-Malo sulla costa settentrionale della Bretagna e La Rochelle sulla costa atlantica – hanno fatto lo stesso.

Tuttavia, per alcuni turisti che sfidano il caldo per le strade di Parigi, le regole che elencano zone specifiche non sono abbastanza chiare.”Siamo turisti, quindi non sappiamo in quali zone dobbiamo indossare una maschera”, ha detto a Reuters Dominico Ditoma, un turista francese in visita a Montmartre con la sua famiglia. “Partiamo dal presupposto che sia per località turistiche, ma non ci sono cartelli quindi non è abbastanza chiaro.”

Incerta anche una turista straniera che si chiama Angelica, dicendo a Reuters: “Ne ho sentito parlare, inizia stamattina, ma non conosco le zone, non so come informarmi”.

Audrey Pulvar, funzionario del consiglio di Parigi, ha difeso la complessa mappa della maschera – disponibile sul sito web della città – affermando che si stava “evolvendo” e si basava su criteri come la capacità delle persone in un dato spazio di rispettare le regole di distanziamento sociale.

“Ecco perché, in alcune strade, parti sono interessate dalla misura e parti no”, ha detto Pulvar alla rete di media francese BFM TV.

DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO

Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

Lascia un commento

Your email address will not be published.