Di Sergio Ragaini
“Negazionista”: questa è una delle etichette che oggi chiunque si opponga alla visione ufficiale in merito al COVID-19 riceverà, con grandissima probabilità. Ovviamente, negare che un problema c’è stato va evitato, anche per rispetto nei confronti di chi, a causa di questo virus, ha sofferto davvero, e magari non ce l’ha fatta. Tuttavia, è credo fondamentale richiedere, e ottenere, maggior chiarezza. E, secondo me, respingere provvedimenti per me insensati come il lockdown, che ha causato in troppi danni a tutti i livelli (non da ultimo psichici), e smettere di continuare a terrorizzare le persone, a puro scopo strumentale. Lo scopo è uscire da questo periodo quasi grottesco e sicuramente paradossale, sapendo che, comunque, da questo avremo imparato tutti qualcosa.
Negazionisti”” e “complottisti”: due parole che, come ricorda Diego Fusaro, sono entrate nel vocabolario odierno. A dire il vero, il mio correttore ortografico non le riconosce, e me le segna come sbagliate. Tuttavia, il correttore non è aggiornato sul “nuovo linguaggio” che in quest’epoca ha sempre più preso piede.
Eppure, queste parole sono utilizzate in larga misura del Regime attuale, perché ormai di regime credo si possa parlare, o anche di “democratura”, come qualcuno l’ha definita, quella strana via di mezzo tra democrazia e dittatura, dove tutto appare possibile ma dove, da un istante all’altro, tutto può essere negato.
Anche questa è una parola del nuovo vocabolario. Un giorno, forse, queste parole entreranno “di diritto” nei nuovi dizionari, ormai elettronici. Per il momento, però, non vengono riconosciute.
Comunque, la parola “complottista” esiste da diverso tempo. E, personalmente, ho sempre visto questo “stile” e modo di vedere le cose come piuttosto negativo: infatti, vedere complotti ovunque, mio sembra fuori luogo.il complottismo arriva fino a considerare tutto quanto la scienza ha elaborato in questi ultimi anni come un “coomplotto”. Si arriva così a livelli davvero clamorosi, come quello di pensare che tutta la ricerca astronomica fatta sinora sia falsa, e che addirittura la terra sia piatta. Anche persone di un certo spessore intellettuale hanno detto: “la terra non è un globo”.
Meglio stendere il classico “velo pietoso” su questo: appare così assurdo che, in effetti, rinuncio a commentarlo.
Anche ll tema delle “scie chimiche”, altro “cavallo di battaglia” del complottismo, mi lascia un po’ interdetto: infatti, visto l’inquinamento che già esiste, perché una persona dovrebbe pensare di “avvelenare” qualcuno in questo modo? Sapendo che, facendo questo, si avvelenerebbe anche lui? E perché, volendolo anche fare, non farlo di notte, quando nessuno guarda il cielo? Non so.,.. mi sembra che tutte queste cose facciano il gioco del Sistema, facendo in modo che la gente sia distolta dai problemi che qui vi sono, guardando e soffermandosi su improbabili situazioni.
La parola “negazionista”, invece, è del tutto nuova, ed è stata effettivamente “coniata” di recente. Anche se aveva già fatto la sua comparsa, in parte, per definire coloro che non riconoscono l’idea di “surriscaldamento globale”. Questa non esprime nulla di particolare. O esprime tutto: dipende. Nel senso che mi risuona come la parola “fascista”, dove una certa sinistra fa rientrare tutto ciò che non è allineato al suo pensiero.
Anche questa parola, dal suono particolare,. “negazionista”, pare esprimere tutto quello che non è allineato con il “pensiero unico”, che vuole la semina di terrore e la diffusione di panico, in modo da avere tanti buoni schiavi che, obbedienti, seguono quando il padrone di turno, impersonato in questo caso da quello che Fusaro chiama “il Visconte dimezzato giallo fucsia”, ordina e sentenzia, molto più in stile da dittatore del passato (e del presente) che in stile di un premier democratico.
Comunque, anche questa parola può avere un significato, secondo me, che esprime qualcosa da evitare: vale a dire, che non ci sia stato qualcosa di critico.
E’ un po’ come il fascismo: mentre non ha senso affermare che tutto quanto non è allineato con il verbo di una certa sinistra è fascista, non ha nemmeno senso difendere certi deliri di onnipotenza del fascismo, che si è spinto davvero “oltre”, trasformando una possibile azione di risalita dell’Italia in una catastrofe.
Quindi, credo che negare l’esistenza anche di un virus come il COVID-19 non abbia senso: questo è effettivamente esistito, e ha fatto anche danni. Danni che, soprattutto in alcune zone, come la bergamasca, ed in particolare valli bergamasche come la Val Seriana, sono anche stati di una certa entità.
Negare l’esistenza di qualcosa non renderebbe nemmeno giustizia alle persone, e non così poche, che io conosco e sono state colpite da COVID-19. Purtroppo, il loro numero sta raggiungendo la doppia cifra. Alcuni di questi sono purtroppo stati colpiti piuttosto duramente da questo virus. Al punto, in alcuni casi, di finire in rianimazione e uscirne vivi per miracolo. È stato bello, nella sera dell’8 agosto, durante un compleanno di un amico, vedere uno di questi, con la moglie: entrambi hanno subito duramente le conseguenze di questo virus, finendo lui in rianimazione e lei in ospedale diversi giorni in crisi respiratoria. Anche loro figlio, medico, è passato da questa non bella esperienza. Ora tutti stanno bene, ed è stato bello rivederli. Purtroppo, però, altri non hanno avuto la stessa fortuna. Tra cui una persona che ha partecipato con me ad un pellegrinaggio a Medjugorje. Lo ricordo perché gli avevo fatto una foto su una delle due montagne “sacre” della zona. Purtroppo, lui non si è del tutto ripreso, e sta facendo ancora una speciale riabilitazione, in quanto ha subito danni polmonari.
Insomma: negare l’esistenza di un problema, che ha creato comunque davvero situazioni critiche, non avrebbe senso. Anche io, nei mesi passato, ho “sentito” molto la situazione delle zone di Bergamo, che ho frequentato molto, prima del mio trasferimento nella bella cittadina di Magenta. La sofferenza di quelle zone si tocca ancora, e si “respira”, tra un’apparente normalità. Tuttavia, si percepisce che qualcosa è stato.
Quindi, negare non avrebbe senso. Ha senso però chiedersi molte cose, porsi molte domande: quelle domande che, spesso, vengono negate dal “pensiero unico”. Tra queste domande una, in particolare, va posta: molte persone decedute potevano essere salvate?
Purtroppo, la risposta è affermativa. Ed è molto triste che sia così.
Andiamo con ordine, però: credo che sia il caso di distinguere due “tempi” specifici: il passato e il presente. Ascoltando anche persone che sono state in prima linea durante l’emergenza.
Tre in particolare mi hanno colpito: Matteo Bassetti, del Policlinico San Martino di Genova, Alberto Zangrillo, dell’Ospedale San Raffaele di Milano, e Stefano Manera, in quei giorni all’Ospedale “Giovanni XXIII” di Bergamo. Tutte queste persone hanno vissuto l’emergenza in prima linea: il dottor Manera, poi, proprio nella colpitissima zona di Bergamo.
Partiamo dal passato. E dall’elemento più rappresentativo di questo: il lockdown. Quindi, come dice Fusaro, gli “arresti domiciliari”.
Il Prof. Zangrillo l’ha definito “necessario”, e anche molti che adesso osteggiano pesantemente Conte, ai tempi l’hanno accettato come positivo.
Personalmente, pur non negando la criticità della situazione, l’ho sempre osteggiato. Infatti, non l’ho mai ritenuto un qualcosa di accettabile. Come anche la recente sentenza di Frosinone, del giudice di Pace Emilio Manganiello ha dimostrato, il lockdown non era ammissibile, perché era a tutti gli effetti una “sanzione penale” senza avere fatto niente.
Anche le limitazioni alla circolazione, di fatto, non erano ammissibili. Ne ho parlato nel mio articolo sull’argomento. E a quello vi rimando. Lo raggiungerete a questo indirizzo. Tuttavia, anche in Germania i Länder, corrispondenti alle regioni italiane, erano stati chiusi. E questo può anche starmi bene, in situazioni di incertezza, con un virus nuovo. Non mi è stato bene, invece, questa chiusura, dal 18 maggio al 3 giugno, dove questa limitaziu appariva immotivata e di fatto coercitiva.
Come visto, poi, il Comitato Tecnico Scientifico non aveva mai suggerito il lockdown: per approfondirlo potete leggere il relativo articolo sull’argomento.
Quindi, tutto questo appariva fuori luogo, e, come anche il Prof. Manera affermava, ha causato “un’emergenza nell’emergenza”. E, comunque, i diritti umani e i diritti costituzionali sono impossibili da non rispettare. Visto poi che la decisione, come è apparso sui verbali del Comitato tecnico Scientifico (vedere, se lo si desidera, il mio citato articolo sull’argomento), non era in quel senso, ma solo nella chiusura di alcune zone “rosse”, e nemmeno in quella degli esercizi commerciali.
Il problema, parlando di passato, è comunque un altro: questa tragedia si poteva evitare? Qualche vita si poteva salvare?
Sappiamo molto bene la questione delle autopsie “negate”: e questo getta davvero ombre non da poco sulla figura del Ministro della Salute, riportando ad un’idea di medicina medievale, in cui i cadaveri venivano bruciati, invece che esaminati, per capire qualcosa.
Ricordiamo che la vera “svolta” dell’epidemia è stata quando due medici di Bergamo, Andrea Giannetti e Aurelio Sonzogni, il 23 marzo 2020, hanno fatto le autopsie, “disobbedendo”. E lì è apparso che la causa dei decessi era non una polmonite interstiziale acuta, ma una tromboflebite (tromboembolia polmonare). A quel punto le terapie intensive hanno cominciato a svuotarsi.
Di quanto successo durante l’emergenza ne ha parlato il Prof Stefano Manera, in un suo intervento alla Camera dei deputati, durante un incontro promosso da Sara Cunial. Tutto ciò avveniva mentre veniva approvata la proroga dello Stato d’Emergenza, che di fatto si è configurato come un vero e proprio atto eversivo. Ne parlo in questo articolo.
Il Dottor Manera fa notare diverse cose, in questo intervento della durata di circa 11 minuti. Alla fine dell’articolo vi indicherò il link per accedervi.
La prima cosa che fa notare è che aveva seguito una lezione online del Prof Pierluigi Viale di Bologna, il quale spiegava molto bene come curare il COVID-19 a casa. Un qualcosa lasciata poi quasi in secondo piano.
La cosa più grave, comunque, è quello che è accaduto allorché il Dottor Manera aveva scritto al Ministro Speranza sull’uso del Desametasone per combattere la “tempesta citochinica”, quell’infiammazione a cascata che rappresenta il fattore critico nel COVID-19, e che porta alla formazione di coaguli nel sangue.
Il dottore non aveva ricevuto alcuna risposta: due mesi dopo, però, dei ricercatori inglesi hanno pubblicato uno studio, dove si evidenziava il valore della cura con questo farmaco. Assumendosene il merito.
Credo che da parte del Ministro della Salute, che ricordiamo non ha alcuna competenza medica, almeno apparente, essendo i suoi studi di Scienze Politiche, che con la medicina c’entra come una ruota di bicicletta potrebbe c’entrare con un cocomero, salvo per il fatto che potrebbe passarci sopra, questa sia stata una mancanza che definire grave è un eufemismo. Ormai tutto appare solo “politico”: in questo, gli studi di questo Ministro potrebbero essere utili, forse per “politicizzare” anche la salute pubblica!
Inoltre, il dottor Manera, il 27 aprile, aveva scritto al suo Ordine per chiedere maggiori linee guida terapeutiche, anche qui nessuna risposta: in compenso, poco dopo, ha ricevuto una lettera dove veniva informato che era stato aperto su di lui un provvedimento disciplinare. Questo si commenta da solo.
Il dottore non è sicuramente un “negazionista”: ha lavorato come volontario in terapia Intensiva all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e ha parlato dalla “drammaticità della situazione”.
Ha però affermato, parlando del Lockdown, che “Il lockdown e i messaggi di terrore hanno provocato nella popolazione una grave emergenza nell’emergenza, una grave psicosi che dovrà essere gestita nei prossimi mesi, se non nei prossimi anni”. Non poteva definire meglio il disastro del lockdown e gli effetti sulla popolazione del terrore indotto: effetti che si vedono molto bene, quando si osservano, ancora oggi, persone girare come “zombie” con la museruola, che toglie loro l’espressione: un’espressione, soprattutto interiore, che ormai hanno ampiamente perduto.
E tutto questo, purtroppo, prosegue anche nel presente. Un presente che vede il COVID-19 in recessione: una recessione che appare evidente. Come confermato da grandi esperti tra cui, oltre il citato Manera, anche I dottori Zangrillo, Bassetti, Clementi, Silvestri e Tarro. Insomma:;grandissimi esperti che confermano che ora occorre smettere di terrorizzare le persone, visto che il pericolo è passato.
Eppure no: il Governo e i suoi virologi, tra cui troneggia la figura di Massimo Galli, continuano a terrorizzare le persone. In maniera davvero riprovevole. Infatti, vengono paventate improbabili, e comunque sicuramente incerte, seconde ondate. Continuando, peraltro, a minacciare, in particolare nella figura del Ministro Speranza, probabili prossimi lockdown. Essendo stato, come detto, per molti un trauma, questo significa continuare a tenerlo vivo. Aumentando così in molti un’eventuale psicosi, o almeno una nevrosi, parafrasando il Dottor Manera.
Un comportamento di questo tipo è almeno riprovevole, ma potrebbe anche essere definito criminale. Infatti, in base al Codice Penale, il procurato allarme è un reato penale. Tuttavia, potrebbero essere ben altri i reati a cui persone come il Ministro Speranza dovranno rispondere, se qualcuna delle numerose denunce a loro carico prenderà forma.
La gente, in questo periodo, continua spesso a ripetere la frase: “non ci rinchiuderanno ancora?”. Credo che sia davvero pazzesco insistere su qualcosa che ha provocato traumi, paventandoli nuovamente. Ovviamente, chi lo fa non sa nulla di psicologia. O forse sì, ed è proprio questo il suo scopo: mantenere il terrore.
A questo punto, con l’Emergenza ancora in corso, questo Governo, e in “cascata” tutti gli amministratori locali, compreso il sindaco del più sperduto paesino, hanno poteri pressoché illimitati, e la possibilità di portarli avanti. Diversi episodi lo hanno confermato. Ne avevo comunque parlato in un articolo, che potrete leggere a questo link.
Cosa auspicare per il futuro? In effetti vedo poche vie d’uscita: infatti avevo già parlato di “Punto di non ritorno” (vedere il mio articolo).
Quello che è importante sperare che, in qualche modo, questo Governo “svanisca” davvero. E che l’emergenza possa interrompersi prima del 15 ottobre, magari anche grazie alle azioni, già in corso, per impugnarla in quanto illegittima (come infatti è!). in una situazione di “normalità” sarà più facile ridimensionare questo Governo, e cercare di farlo democraticamente cadere. Per cancellare questa triste pagina della Storia d’Italia, oltre he per le vittime e per chi ha sofferto, anche per questa scellerata gestione, passata e attuale..E ritornare a vedere il sereno all’orizzonte.
Purtroppo, però, la situazione italiana è inserita in un qualcosa di mondiale, a cui forse l’Italia stessa obbedisce. In questo caso, la speranza è l’intervento di qualche struttura o potere sovranazionale che interrompa questa assurdità sanitaria. E riporti finalmente il sereno. Alla fine, comunque, da tutto questo, spero, tutti avremo imparato qualcosa: almeno, auspico davvero, a dire “mai più” a misure di questo tipo, terrore compreso. Anche se, forse, per molti ci vorrà ancora tempo: tuttavia il tempo, come insegna la fisica moderna, è relativo: quindi se ne può sempre aggiungere, se non basta!
Riferimenti:
Il citato video dell’intervento del Prof Manera alla Camera dei Deputati si può trovare all’indirizzo:
Un interessante intervento del Dottor Matteo Bassetti si trova all’indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=szw1i-VZqgw
Interessante l’intervento di Angelo Giorgianni al Convegno organizzato alla Camera dei deputati da Sara Cuniall il 28 luglio 2020. Lo si trova all’indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=3bE8l_52t_Y
Sempre allo stesso convegno, il Prof Giulio Tarro parla di impossibilità di una seconda ondata. In questo video altri interventi, tra cui quello del magistrato Giorgianni:
https://www.youtube.com/watch?v=C-fx5kUQ3ec
Un’eventuale vaccinazione obbligatoria sarebbe pericolosa. Ne parla il Prof Giulio Tarro in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=KKXCKIsts6w
Sul desametasone, citato dal Prof Manera, si può vedere sul sito della Huamitas, all’indirizzo:
https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/antinfiammatori/desametasone
oppure, relativamente al suo uso nel COVID-19, sul sito della Fondazione Veronesi, all’indirizzo:
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/il-desametasone-funziona-nei-casi-piu-gravi-di-covid-19
Riguardo ad interventi dei citati medici, in rete si trova molto materiale. Ad esempio, riguardo al Prof. Bassetti, si può andare su:
http://www.strettoweb.com/2020/07/coronavirus-bassetti-contro-catastrofisti-italia/1035311/
Già a fine maggio i Proff. Bassetti e Zangrillo facevano notare come il COVID-19 avesse “perso potenza”. L’articolo in merito si trova all’indirizzo:
Il Prof. Zagrillo, in un suo intervento, si è scagliato contro i virologi che terrorizzano gli italiani. Il tutto si trova all’indirizzo:
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