Lettera al direttore da un’insegnante precaria sul tema della Naspi: pochi diritti per noi cittadini comuni

scuola

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un’insegnante precaria ha indirizzato al nostro direttore responsabile

Cara Dottoressa Emilia Urso Anfuso,

oggi vorrei capire il perché la disoccupazione, ovvero la nuova Naspi, erogata dall’inps ai dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato, per il periodo in cui non lavorano, devono ricevere una rateizzazione così incomprensibile.  Dopo la fine del mio contratto di supplenza al 30 giugno, presso una scuola primaria di Ostia, a fine luglio ti arriva il pagamento di una settimana: dal 8 al 15 luglio 2020.

A metà agosto viene pagato dal 15 a 31 luglio e a metà settembre finalmente un mese intero….Non capisco perché un’indennità guadagnata con sudore, ti venga data per intero un solo mese e non come un’entrata regolare. Si tratta di 950 euro circa. Non di 1 milione.

E ancora, perché mai la prima settimana non è compresa? Un’indennità dovrebbe essere una cifra mensile che ti permette, nei periodi in cui non lavori, di vivere decentemente, ma come fai a Luglio con 264 euro e ad Agosto con 528? In questi giorni penso alle categorie colpite dalla crisi generata dal lockdown…

La cassa integrazione viene pagata sempre con queste strane rateizzazioni… C’è una spiegazione a tutto ció? Io a 43 anni devo farmi aiutare dai miei familiari? Ma chi è solo, come fa?  Occorrerebbe che si pensasse di più quando si erogano tali aiuti…. A volte mi sento un puntino, tra milioni di puntini in attesa. .. Un caro saluto!

Firmato: Marta Ghironi

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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