Di Luca De Rossi

Due astronauti della NASA sono rientrati sulla Terra domenica precipitando con la loro capsula paracadutata nel Golfo del Messico a compimento di un volo di prova senza precedenti organizzato dalla compagnia SpaceX di Elon Musk. 

Il rientro di questa missione è prodromico a un altro lancio dell’equipaggio SpaceX che potrà essere effettuato già dal mese prossimo e apre a possibili voli turistici che potrebbero iniziare il prossimo anno.

I due piloti collaudatori, Doug Hurley e Bob Behnken, hanno riportato la capsula SpaceX Dragon sulla Terra meno di un giorno dopo aver lasciato la Stazione Spaziale Internazionale . 

“Bentornati sul pianeta Terra e grazie per aver pilotato SpaceX”, hanno dichiarato dalla Mission Control dell’azienda.

Bob Behnken ha 49 anni, è originario del Missouri ed è un ex pilota dei Marines con il grado di colonnello. E’ sposato con un’astronauta che ha conosciuto alla Nasa durante il programma di selezione del 2000. Ha un figlio maschio. E’ stato sullo shuttle due volte, nel 2008 e nel 2010, trascorrendo oltre 708 ore in orbita e compiendo 6 passeggiate spaziali. 

Doug Hurley ha 53 anni, è di New York, e anche lui è un ex pilota dei Marines con il grado di colonnello. E’ sposato e ha un figlio maschio. Anche lui ha conosciuto la moglie, che fa l’astronauta, durante il programma di selezione della Nasa, lo stesso di Behnken, del 2000. Hurley è stato anche testimone di nozze di Behnken e spesso i due scherzano sul fatto che la Nasa si è preoccupata di selezionare per loro anche le mogli. «La peggior abitudine di Doug? Ha un senso dell’igiene più spiccato del mio» ha ironizzato Behnken in un video promozionale della Nasa. Anche Hurley ha al suo attivo due missioni spaziali, compresa quella finale dello shuttle a bordo dell’Atlantis decollata l’8 luglio 2011. Da allora il programma shuttle è andato in pensione e quello con la Crew Dragon di Space X è il primo lancio dal suolo americano. Hurley risiede a Houston, in Texas, così come Behnken.

La navicella spaziale è passata da una velocità orbitale di 17.500 mph (28.000 km / h) a 350 mph (560 km / h) durante il rientro atmosferico, e infine a 15 mph (24 km / h). Il picco di riscaldamento durante la discesa è arrivato a 3.500 gradi Fahrenheit (1.900 gradi Celsius). Per quanto riguarda le forze G avvertite dall’equipaggio esse sono state da quattro a cinque volte la forza della gravità terrestre.

Una nave di recupero SpaceX con oltre 40 membri del personale, tra cui medici e infermieri, ha accolto i due astronauti per metterli in regime di sicurezza a causa della pandemia da Coronavirus: ora resteranno in isolamento per due settimane.