Di Sergio Ragaini
Le peggiori previsioni si sono avverate: lo Stato di Emergenza, che avrebbe dovuto terminare il 31 luglio, è stato prorogato al 15 ottobre. La cosa ha spaventato molti, che subit5o hanno visto in questo un possibile nuovo lockdown. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su quello che “Stato di Emergenza” significa davvero. Dissipando paure infondate ma, nello stesso tempo, illustrando i rischi di una simile situazione. Come viene anche detto nel testo: non cambia nulla… ma potrebbe cambiare tutto, e anche molto velocemente!
Cari amici. Mai come in questi giorni questa parola è divenuta attuale: “Stato di Emergenza”. La recente proroga dello Stato di Emergenza, che non esito, unendomi anche alla voce di studiosi come Enrico Michetti un’”azione eversiva”, lascia tutti sconcertati, soprattutto perché è stata dichiarata una nuova “emergenza senza emergenza”.
Anche io schiumavo di rabbia e di sconforto quando ho avuto, il pomeriggio del 29 luglio, la notizia che anche la Camera, per una manciata di voti, aveva approvato la risoluzione proposta dal Governo. Una risoluzione, ovviamente, del tutto antidemocratica, vestita da “misura precauzionale”, che non esito a definire “un attentato alla democrazia”, che è già stata impugnata dal Comitato per le Libertà Costituzionali, intitolato a Stefano Rodotà. Ne ha parlato, proprio in una riunione alla Camera dei Deputati, promossa da R2020 di Sara Cunial, l’avvocato Nino Moriggia.. Quindi la macchina della ricusazione di questo provvedimento del tutto illegittimo è già partita: attendiamone gli sviluppi.
Credo, però, che sia opportuno fare un passo indietro, per capire cosa realmente implichi questo Stato di Emergenza. Ed è molto importante, credo, che si faccia chiarezza. Non per sminuire la gravità di questa azione, sulla quale mi sono espresso sopra, ma anche per evitare alcuni “eccessi” che, purtroppo, sarebbero del tutto improduttivi e fuori luogo.
Direi, proprio per chiarezza, di dissipare idee fuori posto sullo stesso Stato di Emergenza. Qualcuno, appena avuta notizia della proroga, ha subito esclamato, allarmato, “Ci rinchiudono ancora”. E posso capirlo: per molti, il lockdown è stato un vero e proprio trauma: di conseguenza, pensare di riviverlo ancora è una possibilità davvero terribile!
Questa è l’unica cosa sulla quale do ragione al Presidente del Consiglio Conte: uno Stato di Emergenza non è un nuovo lockdown. E questo deve essere tenuto presente. Quindi, chi avesse paura di una cosa di questo tipo, sappia che non è così. Potrebbe esserlo, e vedremo entro quali termini, ma non è così “a priori”, in alcun modo.
Altra domanda che potrebbe essere posta è, nella vita delle persone, cosa cambierà con questa proroga, dall’1 agosto, quando la nuova proroga sarà attiva. Anche qui la risposta è: nulla: il primo agosto senza proroga sarebbe stato, di fatto, uguale a quello con proroga. Le persone faranno esattamente quello che farebbero senza.
Ma allora, cosa cambia? La mia risposta, volutamente sibillina, ma che spiegherò subito, è: “tutto, ma nello stesso tempo nulla”, o anche il contrario, forse ancora più incisivo: “Nulla, ma nello stesso tempo tutto”.
Vediamo in questo senso cosa intendo dire, passando a chiarire qualcosa che lascerà molkti di voi interdetti. Parto da quello che è il campo che amo, e che è anche il mio campo specifico: quello della matematica e della fisica. Rispondendo: se consideriamo un sistema governativo al pari di un sistema fisico, con lo stato di emergenza non cambia l’energia cinetica, ma cambia quella potenziale.
Detta così, per un non addetto ai lavori, è difficile da capire. Quindi procederò nella spiegazione: vedrete che sarà più semplice di quello che possiate credere!
Allora: in un sistema fisico, l’energia cinetica è l’energia sviluppata dal sistema. Questa, in un corpo in movimento, è proporzionale alla velocità: anzi, al suo quadrato! La nota E=mc2, enunciata da Einstein, dove c è la velocità della luce, lo dice molto bene.
L’energia potenziale invece (che possiamo chiamare anche “potenziale energetico”) è quell’energia che non viene sviluppata, ma che potrebbe esserlo. Di fatto, potremmo definirla come una sorta di energia “racchiusa” in un sistema, ma che non è detto che venga utilizzata. In parole ancora più dirette, è l’energia che un sistema ha a disposizione da convertire in energia cinetica.
Degli esempi chiariranno meglio: supponiamo di portare un corpo ad altezza h da terra. La sua energia potenziale è proporzionale alla sua massa per l’altezza. Ovviamente, tanto maggiore sarà l’altezza, quanto maggiore sarà l’energia potenziale.
La sua conversione in energia cinetica, tuttavia, avverrà solo se lasceremo cadere il corpo: altrimenti, l’energia rimarrà pèotenziale.
Un esempio più legato alla quotidianità: supponiamo di avere un’alto che fa circa 20 km con un litro di carburante (sarà che ora ho un’auto che consuma poco, e faccio queste stime “ottimistiche”!): se nell’auto introduciamo 10 litri di carburante, avremo un’autonomia di 200 chilometri; se, invece, ne introduciamo, ad esempio, 40, avremo autonomia per 800 chilometri. Tuttavia, magari la useremo solo per andare nel paese vicino a fare la spesa (altra cosa che faccio spesso, avendo lì molti supermercati!): non cambia però la sostanza dell’avere un’autonomia molto maggiore! Al limite, questo ci permetterà di andare a fare la spesa più volte, oppure, fatta la spesa, di fare un giro a trovare amici!
Ecco, l’energia potenziale può proprio essere vista come “autonomia” maggiore: la possibilità di un campo di azione molto maggiore. Anche se non la si userà.
In termini più generali, ma anche leggermente diversi, possiamo anche vederla come un insieme di scelte possibili, che può essere piccolo o grande a seconda dei casi.
L’emergenza attuale, credo, rappresenta un esempio perfetto di tutto ciò: di fatto l’essere in emergenza non cambierà le nostre vite. E questa è “energia cinetica”. Cambia, però, e questo non è poco, l’”energia potenziale”, che vuol dire la possibilità del Governo (e non solo, come vedremo a breve!) di emanare decreti anche con effetto e valore immediato.
Tra questi ci sono i noti “DPCM, (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), che sono arrivati addirittura ad impedire, più o, come penso io, meno legittimamente, alla gente di uscire di casa. E questo è quello che ha spaventato la gente: l’idea di poter tornare a un nuovo lockdown. Il fatto che in passato questo lockdown sia avvenuto, tuttavia, non vuol dire assolutamente che questo possa riaccadere. Nel senso che questo è accaduto, in modo più o meno lecito (credo personalmente in modo “molto meno lecito, e credo che si sia capito!) perché c’erano determinate condizioni. Condizioni che sono diverse da quelle di oggi.
Riguardo anche al paventato “lockdown preventivo”, credo che in quel caso sarebbe davvero una cosa impensabile! Quindi, anche questa paura non credo possa prendere forma, almeno auspico!
Tuttavia, con uno Stato di Emergenza potranno essere emanati, come detto provvedimenti non solo da parte del Governo, ma anche da parte di autorità locali, quali presidenti di regione ma addirittura sindaci. E anche in termini precauzionali. Ad esempio, il sindaco di un paese di 2000 abitanti potrebbe decidere, in via precauzionale, magari anche solo “per evitare assembramenti”, di chiudere un parco o una passeggiata. L’emergenza gli consentirebbe di farlo anche in assenza di una “reale” motivazione, ma solo “per precauzione”. E quando le cose avvengono solo “per precauzione”, spesso questo vuol dire dittatura.
Ovviamente tutto questo è solo potenziale: ecco perché dicevo che, in sostanza, non cambierà nei fatti nulla, almeno all’inizio. E forse anche per un bel po’.
Tuttavia, si sta dando al governo, e come visto anche a tutte le autorità locali, la possibilità di emanare ordinanze e provvedimenti in qualunque momento, senza nemmeno una reale giustificazione.
Ed è bello concludere proprio parlando di questa “reale giustificazione”, come è stato anche detto da alcuni giornali, tra cui “Money”. Anche il catato articolo rimarca il fatto che i DPCM di Conte dovranno essere motivati anche dai pareri di una Task Force, che possiamo anche chiamare “Comitato Tecnico Scientifico”. E il problema è proprio questo: il parere di questo Comitato sarà comunque un dogma inoppugnabile. Facciamo un esempio: tutti sappiamo, e l’hanno detto anche eminenti studiosi come Tarro e Zangrillo, che ormai il virus è “clinicamente morto” (se di morte si può parlare, visto che un virus non è mai stato vivo, non avendo un metabolismo!), altri virologi, appartenenti proprio a questo comitato, tra cui Massimo Galli, parlavano di “nuovi focolai di infezione”.
Di fatto, io come “focolai”, in quest’epoca, vedo solo fuochi di barbecue estivi: di fatto, non vedo obiettivamente nulla! Tuttavia, se in futuro il parere di questo Comitato Tecnico Scientifico dovesse dichiarare questa situazione “pericolosa”, anche se di fatto non lo è, Conte potrebbe intervenire con un DPCM che limita la libertà delle persone, magari “limitando la circolazione” alle sole regioni di appartenenza. Anche se di fatto non c’è alcuna motivazione reale: tuttavia, il Comitato Tecnico Scientifico avrebbe così decretato. Infatti, come faceva notare il dottor Luca Speciani, in un intervento a Milano, nessuno controlla il Comitato Tecnico Scientifico, e quindi la sua parola diviene legge, o meglio indicazione da seguire, che Conte si appresterebbe subito a convertire in qualche DPCM, avente effetto immediato, e senza nessun iter parlamentare per la sua approvazione. E diverse autorità locali convertirebbero il tutto in ordinanze.
Questa è vera e propria “dittatura sanitaria”, dove di fatto il medico, ma anche il Capo della Protezione Civile, come dicevo in un mio precedente articolo dedicato alla dittatura sanitaria [eventualmente inserire link], diverranno i nuovi vati e i nuovi sacerdoti. E, come ricordava anche Diego Fusaro, il rapporto con il medico è sempre a senso unico: il medico ordina e il paziente esegue.
Quindi, le decisioni sarebbero in mano ad una Task Force che nessuno controlla: basterebbe una sua decisione che “i contagi aumentano” per indurre Conte ad emanare DPCM restrittivi. E per indurre, come visto, Presidenti di Regione eSindaci ad introdurre misure restrittive.
Un esempio recente è il sindaco di Marino, paese della provincia di Roma: una sua ordinanza ha imposto l’utilizzo della mascherina anche all’aperto durante il week end. E questo l’ha potuto fare grazie all’emergenza. Senza, come si può ben vedere, nessuna base scientifica a ciò.
Insomma: il vero rischio di tutto questo è proprio che “l’energia potenziale”, tornando al discorso di prima, potrà essere convertita in “Cinetica” in ogni momento, e non grazie a dati “visibilmente oggettivi”, ma grazie a pareri del tutto discutibili di una Task Force, che nessuno controlla, e il cui parere sarebbe sentenza inappellabile, che verrà poi convertita immediatamente in ordinanze o DPCM.
Il vero rischio è proprio questo: essere nelle mani di pochi e discutibili “esperti”, che potrebbero “suggerire”, anche non in base a “reali dati scientifici”, ma in base a loro idee e pareri, l’emanazione di restrizioni, che potrebbero arrivare addirittura sino al lockdown.
Quindi, di fatto, cosa cambia con la proroga dello Stato di Emergenza? La risposta è. Nulla! Tuttavia, potrebbe cambiare tutto, da un momento all’altro. Ed è proprio questa incertezza a fare la differenza; è proprio questa incertezza che tiene le persone di fatto “sulle spine”. Anche perché, come visto, la decisione di “cambiare tutto in un istante” non è presa a livello collegiale e democratico, ma da una Task Force che nessuno controlla, e della quale a nessuno è dato discutere il parere.
Questo è il vero pericolo, e direi che non è poco!
Insomma: auguriamoci al più presto di avere buone notizie riguardo alla proroga impugnata: almeno sul blocco di qualsiasi DPCM, chiesto nel ricorso e illustrato dall’Avvocato Nino Moriggia.
Attendiamo fiduciosi: altrimenti, il rischio di trovare tutto cambiato, nello scenario della nostra vita, anche per motivi futili, ma in maniera inappellabile giudicati gravi, è ben presente, e può sempre verificarsi. E su questo non ci sono dubbi: come ho detto, non cambia nulla… ma potrebbe cambiare tutto!
Riferimenti:
In termini fisici, sulla differenza tra Energia Potenziale ed Energia Cinetica si può andare sul sito:
https://www.chimica-online.it/fisica/differenza-tra-energia-cinetica-ed-energia-potenziale.htm
Il citato articolo su “Money” dedicato alla proroga dello Stato di Emergenza e ai suoi cambiamenti sulla vita delle persone si trova all’indirizzo:
https://www.money.it/proroga-stato-emergenza-fino-15-ottobre-cosa-cambia
La conferenza stampa organizzata presso la Camera dei Deputati da Sara Cunial, che illustra il ricorso sulla proroga dello Stato di Emergenza, si trova all’indirizzo:
https://www.facebook.com/watch/?v=344399639891795
Due indirizzi di strutture si stanno occupando, in qualche modo, della proroga dello Stato di Emergenza.
Uno è il ComiCost (Comitato per la difesa dei Diritti Costituzionali). Il suo sito web è:
L’altro, in qualche modo collegato a questo, è il “Comitato Rodotà”. L’indirizzo è:
https://www.generazionifuture.org/
Due avvocati del Conitatò Rodotà, Ugo Mattei ed Enrica Senini avevano preparato una petizione contro la Proroga dello Stato di Emergenza. La si può sempre firmare, visto che sono attesi ricorsi anche in sedi internazionali contro la proroga stessa. Al momento si sono superate le 54.000 firme. L’indirizzo per firmare è: https://www.byoblu.com/2020/07/14/no-a-un-nuovo-stato-di-emergenza-firma-subito-ugo-mattei-ed-enrica-senini/
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