Carabinieri arrestati a Piacenza: Montella interrogato dal GIP

giuseppe montella

Di Emanuele La Fonte

Ecco quanto sta emergendo dalla carte dei PM piacentini titolari dell’inchiesta ‘Odyssesus‘: lo scorso gennaio il giovane pusher marocchino che passava le informazioni ai carabinieri infedeli della caserma Levante di Piacenza, descriveva così la figura di Giuseppe Montella, il leader del gruppo, che aveva conosciuto molti anni prima perché all’epoca faceva il preparatore atletico di una squadra di calcio di cui aveva fatto parte “Principalmente parlavo con Montella, il quale mi diceva che  comunque tutti gli altri carabinieri della stazione erano ‘sotto la sua cappella’, compreso il comandante Orlando… alcune volte ho parlato anche con Falanga“.

Secondo l’avvocato Emanuele Solari, legale di Montella, “Si può sbagliare, si possono fare errori, per ingenuità, per vanità, per tante cose. Certe condotte possono avere rilevanza penale e chi ha sbagliato pagherà“. 

Giuseppe Montella ha risposto per circa 3 ore a tutte le domande che gli sono state poste, e come ha dichiarato il suo avvocato “Fornendo tutte le informazioni che poteva fornire” aggiungendo che “c’è la volontà di spiegare e ci saranno ulteriori riscontri. È stato collaborativo al cento per cento nel rispetto della giustizia. C’è stata una collaborazione completa, chiarificatrice, esplicita e senza esitazioni“.

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