Caso Attilio Fontana: la procura di Milano apre un’indagine sull’acquisto dei camici

camicigate

Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, il 16 Aprile scorso ordinò camici alla società Dama spa di cui è socia al 10% Roberta Dini moglie del governatore Attilio Fontana, per un importo pari a 513mila euro.

A sollevare la questione l’edizione di ieri di Il Fatto riportando, che riporta un servizio di un giornalista di Report.

Il governatore Fontana ha subito replicato, annunciando di aver querelato il giornale. “Il testo del ‘Fatto’ in maniera consapevole e capziosa omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia, attraverso la stazione appaltante ARIA SpA, non ha eseguito nessun pagamento per quei camici e l’intera fornitura è stata erogata dall’azienda a titolo gratuito“.

Nel frattempo però, la procura di Milano ha aperto un’indagine sulla commessa di camici affidata alla ditta Dama S.p.A., di cui la moglie di Fontana detiene una quota, gestita dal cognato.

Il fascicolo è a modello 45: senza ipotesi di reato né indagati. L’accusa sarebbe quella di fornitura per i medici lombardi da un’azienda di cui fanno parte il cognato e la moglie del governatore lombardo. Fontana ha anche intimato alla trasmissione Report di non mandare in onda l’inchiesta che lo riguarda.

DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO

Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

Lascia un commento

Your email address will not be published.