ReV[0]LuTiOn ✌

revolution

Di Lucaa Dal Negro

Un tempo e non così lontano da questo che appare a molti di noi eccessivo, pensavo che contare il sistema bicamerale di Governo di parlamentari perlopiù giovini, con una dialettica incisiva e colta ma anche umile e soprattutto disponibile al dibattito con i media, fosse un desiderio irrazionale e probabilmente una personale rivendicazione per i tanti soprusi che incontravo per la strada, addirittura intellettuale.

Ci pensavo su e poi… lasciavo il tempo che mi ritrovavo. (Elucubrazioni fondate sul romanticismo letterario, probabilmente fumetti…)

Eppure, oggi, potrei anche esternare con soddisfazione (generica) che i sentimenti di allora e quasi sbarazzini, onesti senza dubbio ma con forti possibilità di errore, qualche verità, qualche dose di intuito lo conservavano nella radice, perché è difficile non riconoscere che molti di quei sogni si sono avverati!

Eh già: nei banchi di Governo del 2020 si contano praticamente tante di quelle passate speranze, così come all’interno delle moderne produzioni radio-televisive con tutto l’ausilio dei nuovi mezzi di informazione, i quali peraltro stanno per soppiantarle di sana pianta, se posso aggiungere questo dato che per ora è temperato dagli sponsor, presto i “nuovi conduttori” e non i “piloti” dell’informazione unicamente. 

Il Paese Italia (sistema proprio non mi è possibile definirlo… il rischio di cadere nelle terribili notizie di cronaca del malaffare è troppo alto) inaspettatamente e per quanto mi riguarda, m’è ancora una volta poco amico, e lo è altrettanto con tantissimi di Voi, se mi perdonate il non aggiungere altro per dare chiara spiegazione a questa dura affermazione, dove addirittura nell’emergenza ci ritroviamo “tutti contro tutti”, e quindi contro il Governo, contro l’opposizione, contro il Capo dello Stato, contro le Istituzioni, contro gli Ebrei, contro i Mussulmani, contro il Papa, contro le donne, contro i meridionali, contro i nordici, contro le politiche di ieri e di oggi, e cioè, con poca approssimazione, contro noi stessi:
l’Italia contro l’Italia. (Clicca QUI per leggere un approfondimento)

Ho visto cose che voi umani…” il replicante fantascientifico raccontava;
io potrei aggiungere di aver veduto un Onorevole al dicastero degli Esteri il quale non comprendeva  che la Baviera non confina con l’Italia, nonostante il conduttore televisivo lo rincorreva con un “che cazzo! in diretta, sorvolando sulla “questione Austria”.

Ho visto un mafioso interpellato in televisione (prima serata) e pure un ladro patentato di un etnia “borbonica” che si compiaceva per la scarcerazione grazie a un Decreto o giù di lì che nemmeno il Presidente della Repubblica aveva inteso di stabilire con il termine “grazia”; ho visto senatori della repubblica con la maglietta degli “Who” partecipare a un dibattito pubblico… (Wow!)

E poi ho intravisto Aziende private che inculcavno paternali nelle loro interruzioni forzate dicasi pause pubblicitarie ripetute. E lo facevano, anzi, lo fanno ancora, con una violenza tale e soprattutto ipocrita, che poi, in un malato ragionamento indotto, pensi davvero che sia quel disgraziato di immigrato a “3 euro l’ora” il problema, e non loro, gli evasori a norma di Legge, quelli che non pagano le tasse in Italia nonostante in Italia fanno i loro legittimi profitti.

E poi… ho visto tante bandiere esposte alle finestre e ai davanzali.

L’orgoglio nazionale non ben delineato nel geografico contorno che dimentica le promesse televisive miliardarie e perdona tutto grazie a un po’ di gas tricolore spruzzato nei cieli del narrato Belpaese di un tempo, sebbene la narrazione, “quella narrazione”, allora era davvero poco asservita e toccava punte artistiche ineguagliabili a quanto sembra. (Si veda per esempio questo passaggio di “Pane e cioccolata” con il compianto protagonista Nino Manfredi. Clicca QUI)

Invero, tutto questo non è triste; triste è vedere (in Italia!) le giovani madri ed i pargoli umiliati, badati e bendati a vista da vecchi mascherati, allontanati dalla scuola. I loro coetanei -disperati comunque- stanno già imparando a controllare “il sospetto”; sì, a breve e dopo “il distanziamento sociale” registreremo anche l’APP che genera il sospetto, appunto e la tristezza sarà soppiantata.

La Rivoluzione m’è sempre meno romantica; giovine però lo è (per) sempre!

#covidNO

Lucaa del Negro, Autore senza lavoro ai tempi di COVID-19
(lucaa.autore@gmail.com)

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