60.000 assistenti civici volontari per il rispetto del distanziamento sociale

fase2

Di Angela Frazzetta

I sindaci italiani arruoleranno 60.000 volontari maggiorenni, a patto che siano siano disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali.

Si è tornati, con l’avvio della Fase2 a una quotidianità più normale, ma con ancora l’obbligo di distanziamento sociale.  La nuova figura a tempo, pensata per controllare che questo obbligo sia rispettato è l’ ‘assistente civico’.

Entro la settimana sarà lanciato il bando per il reclutamento di 60 mila assistenti civici che saranno coordinati dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e verranno impiegati dai sindaci per le attività sociali.

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, hanno raggiunto l’accordo. Questi ‘assistenti civici’ presteranno il loro ‘supporto’ a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per non più di 16 ore settimanali

Sarà l’Inail, in caso di infortuni, a coprire da infortuni eventuali e tutti avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi.

La divisa che indosseranno: una casacca o un fratino con dietro la scritta “assistente civico” e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano il servizio 

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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