Coronavirus: il settore agricolo deve poter accedere direttamente al Fondo di Garanzia

Coronavirus: il settore agricolo deve poter accedere direttamente al Fondo di Garanzia

Le imprese agricole stanno svolgendo un ruolo fondamentale in questo momento drammatico per l’economia italiana bloccata dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19, pertanto diviene fondamentale permettere un rapido e consistente afflusso di liquidità alle imprese del settore primario. Ciò può avvenire in maniera immediata permettendo alle aziende agricole l’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le PMI, comprendendo ovviamente i benefici previsti dal Dl Cura Italia”. Lo dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate.

Attualmente, infatti, il comparto primario può accedere solo attraverso i Confidi agricoli che, però, di fatto non esistono a livello nazionale e riescono a far erogare finanziamenti in poche province e per importi di entità modestissima. Basterebbe una copertura di 100 milioni di euro a valere sul Fondo di Garanzia per permettere la erogazione di prestiti di liquidità, ripianamento passività e investimenti al settore agricolo di oltre 1,3 miliardi di euro. Nel settore agroindustriale, collaterale a quello agricolo – prosegue L’Abbate –  il Fondo ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi anni, erogando quasi 1 miliardo di euro solo nel 2019, come dimostrano i dati dello stesso Mediocredito Centrale. Dobbiamo, dunque, mettere gli istituti finanziari nelle condizioni di poter sostenere in maniera agile e immediata anche il comparto agricolo. Una richiesta che, dopo alcune mie prime interlocuzioni, è sentita anche dalle stesse banche. Questo settore dell’economia nazionale, ancor di più in questa fase di emergenza, si sta rivelando strategico per l’interesse del Paese e l’economia nazionale. L’apertura alla garanzia diretta del Fondo alle imprese agricole – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole – rappresenterebbe anche un importante volano nell’ottica del rilancio economico dell’Italia che dovrà necessariamente poggiare le sue basi su un settore che ha sostenuto il PIL italiano in questi anni e non sta facendo mancare il proprio apporto neppure in questi momenti drammatici e che, per questi motivi, va sostenuto e agevolato in tutti i modi percorribili”.

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